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CAIVANO: La Mi.So. srl, presa di mira dai cittadini stanchi di sentire la puzza nauseabonda che emette

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misoCAIVANO: Ieri sera è bastato un post su facebook di un cittadino pascarolese stanco di sentire la puzza nauseabonda che esce fuori dall’azienda che conferisce carcasse animali e rifiuti da macellazione, per innescare una rivolta pacifica avvenuta fuori i cancelli della stessa ditta. I cittadini riversati nella zona industriale ASI di Pascarola, chiedevano la libertà di respirare aria pulita, quella libertà negata loro per 10 anni, nonostante le vane lotte di prelati e associazioni varie che si sono presto stancati di lottare e che hanno fatto in modo che quest’azienda potesse produrre nonostante avesse gli impianti di depurazione in disuso come testimoniato dallo stesso titolare dell’azienda, che davanti alle telecamere della nostra diretta facebook di stanotte ha detto con testuali parole: “Se si sente la puzza, vuol dire che gli impianti di depurazione sono rotti”. A queste affermazioni, una delegazione dei manifestanti, gli ha chiesto espressamente di interrompere la produzione fino al ripristino degli impianti di depurazione. Intanto i cittadini che erano in attesa che arrivasse il titolare, hanno scoperto alcuni veri e propri “geyser” fuoriuscire dalla rete fognaria pubblica e da un tubo che riversava in un fossato, il tubo aveva un aspetto del tutto abusivo, appena arrivato il titolare questi cittadini hanno chiesto lumi su questi geyser ed il titolare cercava di rassicurare i presenti sul fatto che si trattasse di semplice vapore acqueo derivante da acqua calda, peccato però che questi gas erano di colore bianco quasi fluorescente ed emanavano una puzza incredibile.

Allertati i carabinieri immediatamente, si sono riversati sul posto dopo poche decine di minuti e appena si sono resi conto della oggettiva situazione, hanno allertato il C.te Iannicca, capitano dei carabinieri di Casoria che dopo pochi minuti si è recato sul posto allertando a sua volta, ARPAC e ASL. Dopo circa due ore, il dirigente ASL Dr. Pecoraro e altri due dirigenti ARPAC, hanno potuto fare i rilievi del caso. Adesso i risultati dei rilievi saranno posti al vaglio della magistratura e saremo in attesa dei risvolti, ma i cittadini che protestano si stanno già organizzando per redigere una denuncia/querela ai danni della proprietà della MI.SO. srl per molestie olfattive e danni ambientali.

Seguiranno aggiornamenti, la nostra redazione seguirà passo passo la vicenda.

La diretta Facebook:

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Comune di Caivano, in arrivo 17 nuove assunzioni a tempo indeterminato

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17 nuove assunzione, a tempo indeterminato, al Comune di Caivano.

La Commissione Straordinaria, come da richiesta, si avvarrà del supporto tecnico-organizzativo della Commissione Interministeriale per la Riqualificazione delle Pubbliche Amministrazioni, che si occuperà della selezione di otto istruttori contabili, due istruttori direttivi contabili, due istruttori amministrativi, quattro operai specializzati (Area degli Operatori esperti) e un istruttore tecnico.
Saranno potenziati, quindi, alcuni servizi ritenuti di fondamentale importanza ed attualmente carenti, come la ragioneria, i tributi e le manutenzioni.

Le 17 nuove assunzioni si aggiungeranno alle 31 già effettuate (16 unità nei ruoli dirigenziali e amministrative e 15 agenti di polizia municipale); il tutto grazie all’approvazione del Piano Integrato di Attività e Organizzazione 2024-2026, documento predisposto con il supporto della task force del Dipartimento della funzione pubblica ed approvato dalla Commissione Straordinaria, formata dal Prefetto Filippo Dispenza, dalla Viceprefetto Simonetta Calcaterra e dal Dirigente Maurizio Alicandro,  che, dopo lo scioglimento per infiltrazioni camorristiche, amministra il Palazzo di via Don Minzoni dal mese di ottobre 2023.

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CAIVANO. La politica latita ancora e lascia ancora tanto spazio al prete Patriciello che non disdegna di fare campagna elettorale

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CAIVANO – Una città in fase di riqualificazione, sia urbana che sociale. Grazie al Governo Meloni sono stati stanziati 52 milioni di euro che vengono gestiti da Fabio Ciciliano il Commissario Straordinario nominato dalla Premier, e altri soldi vengono presi dai vecchi fondi CIS che promosse Mara Carfagna, già Ministro del Sud e della Coesione Territoriale che nella chiesa del prete Patriciello, nel Gennaio 2022, firmò il Cis “Terra dei Fuochi” con all’interno un progetto di 2,5 milioni di euro presentato proprio dal parroco Maurizio Patriciello in collaborazione con il Comune di Caivano per un centro di formazione che doveva sorgere all’interno della Zona Asi di Caivano. Progetto poi arenato perché il Governo Meloni ha bloccato quei fondi destinati in 52 comuni della Provincia di Napoli, i fondi destinati a Caivano poi sono stati dirottati per altri lavori, parte sono stati impiegati per la riqualificazione del Teatro “Caivano Arte”.

Quindi qualcosa si sta muovendo. Il Commissario Straordinario ha stilato il proprio programma e i lavori vanno avanti spediti. I fondi CIS almeno a Caivano sono stati impiegati. Peccato per il progetto di Maurizio Patriciello che forse non vedrà la luce ma il suo sacrificio non sarà reso invano. I soldi sono serviti al Teatro e ad altre infrastrutture del territorio.

Il cronoprogramma va avanti e alla fine di questo mese verrà inaugurata anche la nuova “Deplhinia” quindi perché continuare a sponsorizzare, politicamente, ciò che è stato fatto e non si guarda avanti? Caivano non si salverà con le inaugurazioni. Dal punto di vista sociale, oltre all’assunzione di personale, nulla è stato fatto. E quello non compete a Ciciliano ma ai caivanesi.

Ancora una volta si lascia spazio a Patriciello. Ancora una volta gli si dà la possibilità di fare politica. Ancora una volta la classe dirigente o chi ambisce a diventarlo si assenta e lascia voragini a chi ama riflettori e telecamere ma non possiede né il ruolo né le competenze. Maurizio Patriciello va in Tv a difendersi dagli attacchi del Governatore De Luca, senza contraddittorio e con la possibilità di fare da testimonial alla Premier Giorgia Meloni, dato che continua a dire che ciò che ha fatto la leader di Fratelli d’Italia, in passato non è stato fatto dai suoi pari grado. Dichiarazioni che fatte in campagna elettorale vengono considerate dei veri e propri spot con tanto di testimonial di rilevanza nazionale.

Manca solo che il prete, insieme alla Premier Meloni, qualche Ministro e i commissari caivanesi decidano pure chi promuovere alle prossime elezioni amministrative, in maniera tale che si possa passare da un Comune commissariato dalla Prefettura a quello commissariato da Fratelli d’Italia, con un sindaco “fantoccio” manovrato dai poteri politici nazionali con il benestare della chiesa e dei tanti fedeli che credono nella volontà di Dio.

È tempo che i caivanesi, gente onesta e laboriosa da sempre, comincino a prendere in seria considerazione il futuro della propria comunità e del proprio territorio, e facciano sentire la propria presenza, facciano capire al Governo e alle istituzioni, che da troppi anni hanno dimenticato questo territorio, che i caivanesi con la loro presenza al loro fianco, sono pronti a riappropriarsi della vita politica della loro città e che non hanno bisogno né di commissari né di pupari.

Anche se, con l’assenza della politica, ognuno rintanato nelle proprie case perché colpevole nell’ignavia e nell’assoggettamento alla camorra, temo che ci possa essere più la probabilità che qualche politicante di turno possa “vendersi” al volere dei potenti che avere un sussulto di dignità e dimostrare quanto i caivanesi siano pronti all’autogestione. Mala tempora currunt.

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Caivano, incendio in un deposito di abiti vecchi: paura nella notte

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Notte di spavento a Caivano. Un improvviso incendio di un deposito di abiti vecchi, in via Fossa del Lupo, nella zona che collega via Diaz a via Atellana, è divampato nell’aria rendendola irrespirabile, provocando una nuvola nera alta decine di metri che si è propagata a chilometri di distanza.
Sul posto sono intervenuti prontamente carabinieri e vigili del fuoco.
L’odore naueseabondo dell’aria ha costretto gli abitanti caivanesi a barricarsi in casa.

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